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Bio Asset 10

Pittrice astratta informale, musicista, giornalista professionista. Nasce, vive e lavora a Padova.

Da anni è impegnata in una ricerca tra colore e suono, musica e pittura.

Ha presentato nel 2016 il primo capitolo di questa ricerca “Creactivity 2016” che ha visto l’esposizione alla Fusion Art Center di Padova della sua personale pittorica inaugurata con una performance musicale dedicata alle opere esposte che ha coinvolto anche il pubblico presente.

Ha partecipato con una video installazione immersiva al trentesimo di Enoitalia, azienda leader alla Dogana Veneta a Verona.

Nel 2017 ha realizzato una performance musicale accompagnando una sua video installazione proiettata sulle pareti delle Grotte di Pradis in provincia di Pordenone dal titolo “Creactivity e Cromogonie”.

Ne 2019 realizza a Padova la personale “Cromogonie – Ritratto del Paesaggio interiore”, alle Scuderie di Palazzo Moroni a Padova. 30 opere che di cui 5 ritratti interiori. Le tele sono musica, e per l’occasione l’artista ha composto il tema della sua mostra che andata in loop per dare una visione immersiva ai visitatori. Nel 2019 ha realizzato un’altra personale dal titolo “Alter Mundus” nello Spazio L’Idea di Amatori a Vicenza in piazza dei Signori a due passi dalla Basilica Palladiana.

nel 2019 è tra le fondatrici del Cantiere delle Donne, think tank che supporta l’empowerment femminile e rilancia il tema della #rivoluzione gentile

Nel 2020 è coautrice del volume “La Scelta gentile”, l’incredibile avventura del Cantiere delle donne.

Nel 2020 Creactivity diventa un progetto non solo artistico ma di crescita e sviluppo personale attraverso la meditazione sul suono e la ricerca di un codice armonico individuale.

Seconda parte Il mio rapporto tra colore e suono, nasce Creactivity

About Me

Il mio rapporto col colore e il suono

Il colore attrae perché magnete di uno stato d’animo e di una particolare vibrazione mentale e sensoriale. La minore o maggiore sensibilità a un determinato spettro cromatico implica la sintonia di mente e corpo su una precisa frequenza e onda cerebrale.

La musica, il suono viaggiano su di una gamma di vibrazioni e anche il colore stesso vibra. Ecco perché colore e musica riescono a influenzare la visione. In particolare, la musica nella sua combinazione di note è in grado di generare immagini che il cervello elabora.
La pittura, quindi, è il tramite, il medium, attraverso il quale note musicali e colori varcano la dimensione percettiva più profonda. Nel dettaglio del colore infinitesimale si cela un microcosmo completo e indipendente simile, in qualche aspetto, a quello che interessa la struttura molecolare della materia e dell’atomo.
Per dirla in termini semplicistici o forse azzardati, nel colore si potrebbe trovare traccia del nostro Dna mentale-spirituale.

Il codice genetico che, una volta riconosciuto, attiva il canale creativo, sensoriale e della consapevolezza trascendentale e metafisica.
La contemplazione anche temporalmente limitata, di una fascio cromatico a noi affine genera immediato benessere psicofisico. Personalizzare cromaticamente qualsiasi oggetto di uso comune o quotidiano, individuando il cromatismo individuale, significa fare un passo avanti nella consapevolezza della propria struttura emotivo-spirituale dando così valore alla personalità profonda che guida gran parte delle nostre scelte, siano essere coscienti oppure no.

Behind the Scenes

 

 “La mia ricerca si muove in parallelo tra pittura, musica e stati non ordinari della coscienza. Per me, e questo da sempre, colore e musica sono  tutt’uno, un unicum che prefigura una sorta di sinestesia innata. Ogni immagine, ogni colore per me ha un suono, rappresenta una costruzione musicale, ha una tonalità.

E così persone, oggetti inanimati, situazioni e circostanze, ma anche eventi che sono parte del quotidiano più immediato. Come la pioggia, o il vento e lo stormire delle foglie. Ogni cosa risuona, nella mia visione. 

Il processo sinestetico è stato ampiamente studiato ed è personalissimo. Ogni artista che si è cimentato su questo sentiero aveva la sua personale scala cromatica e musicale. Il vissuto, infatti, come spiega molto bene la neuroscienza, influenza profondamente il riferimento cromatico e, di conseguenza, la tonalità musicale”.

Empathy Landscape Portraits – I paesaggi interiori

Ogni essere umano esprime un paesaggio interiore. Un luogo spesso sconosciuto, che le sovrastrutture del quotidiano ci impediscono di guardare e riconoscere come autentico spazio dove ritrovare la nostra realtà più profonda, il nostro sé. Quella parte onniscente, onnipresente ed eterna che guida ogni nostro pensiero più sincero, ogni nostro gesto più autentico. La cosiddetta scintilla divina che alberga silenziosa in ogni essere vivente. Entrare in quel mondo significa raccogliere a mani piene un tesoro preziosissimo che permette di riconoscere il vero scopo dell’esistenza.

 

Il mio intento è stato quello di ritrarre il paesaggio interiore di 5 persone (me compresa), famose meno famose, sconosciute o semplicemente di passaggio che hanno portato un contributo di empatia nel segno del bene comune. La mia ricerca artistica muove dal colore alla musica, alla luce e al movimento. Ogni persona con cui sono entrata in contatto mi ha comunicato il suo spazio interiore, il Dna della sua anima che io ho amplificato con i miei strumenti entrando in totale risonanza con la loro vita. Mi sono seduta di fronte a loro, li ho guardati negli occhi per un tempo determinato. Il solo sguardo silenzioso senza giudizio è in grado di rendere empatico chiunque, di entrare nella sfera più intima e profonda di ogni essere umano. Il risultato sono dei ritratti dell’interiorità e ogni interiorità ha per me una corrispondenza musicale, perchè noi esseri umani vibriamo di energia e trasmettiamo colore e suono.